lunedì 28 luglio 2014

Desiderio ...

Una coccinella, 
di quelle che non ti ronzano intorno 
ma si appoggiano sul dorso della mano e 
piano piano camminano senza dare noia.
Un leggero volo e 
mentre dormi ti lascerei un bacino sulla fronte e 
me ne tornerei a casa sempre volando.
Solo per accarezzarti con gli occhi.

domenica 20 luglio 2014

Aspetta ...

Oggi è diverso, oggi ti penso in maniera diversa.
Questo nodo alla gola si è leggermente sciolto. Ma è tanta la paura di perderti che stringo i denti. Ma così non ti faccio che male. 
Non è questo il modo di starti vicina. Non erano questi gli "accordi".
Allora con gli occhi guardo un bel tramonto, con il naso annuso la liquirizia, con la bocca mangio gli arancini, con gli orecchi ascolto Ennio Moricone, con le mani sistemo le tue belle tende che danno sul verde, e con i piedi calpesto il tuo giardino. Poi prendo la canna apro il rubinetto e lancio per aria l'acqua.
Lo vedi l'arcobaleno? 
No?
Aspetta, c'è il vento, tutto questo ti sta per arrivare. 


Tutto cambia ...

A Giorgio Faletti, scrittore suo malgrado e per sua fortuna.

"Non sono uno sciocco da pensare che tutto potrà essere come prima, né di cercare di farlo credere a te. Ma se mi concedi una considerazione per niente originale, affidati al tempo e alle persone che ti vogliono bene. Non serve a cambiare le cose, ma aiuta a sopportarle. Se ti servo, sai che io sono qui”

 [Niente di vero tranne gli occhi].

sabato 19 luglio 2014

Non ti voglio ricordare, voglio viverti!

Un giorno, all'improvviso
mentre ti starai pettinando, in silenzio
o mentre ti infilerai una calza
ti verrà in mente un mio gesto
e ti ritroverai a sorridere pensandomi

Un giorno, all'improvviso
pedalando veloce sotto le prime gocce
di una calda pioggia di settembre
sentirai un odore arrivarti al naso
e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami
e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo

Un giorno, all'improvviso
farai qualcosa che facevo anch'io
proprio allo stesso modo in cui la facevo io
e te ne meraviglierai moltissimo
perché non avresti mai pensato 
di potermi somigliare così tanto

Un giorno, all'improvviso
ti guarderai il dorso delle mani
e con il pollice e l’indice
ti pizzicherai la pelle , sollevandola
e conterai il tempo che impiega a stendersi
pensando a quando lo facevi alle mie mani

Un giorno, all'improvviso
ti ritroverai stanca, ad abbracciare un figlio
mi chiederai scusa per le volte che ho pianto
sapendo già che ti son state tutte perdonate
E ti mancherò da fare male 

Ma sarò con te in ogni gesto
o nel muoversi delle foglie
nel frusciare di un gatto nel giardino
o nelle orme di un pettirosso sulla neve
come solo l’eterna presenza di una madre
lo può.

Carolina Turroni 2014

Complimento

" Un complimento tuo è qualcosa di unico.
Non è come un complimento degli altri. 
I complimenti degli altri , per quanto belli, mi scivolano addosso senza lasciare traccia.
Sono come sedersi ad un banchetto ed alzarsi con la fame, non mi saziano e non mi nutrono.
Sono come la neve d’inverno, il vento di settembre o il grano d’estate : qualcosa di normale a cui nessuno fa caso .
Un complimento tuo, invece, è una nevicata di luglio, una farfalla tutta nera con un cuore di diamante, un gatto capace di ruggire ; è un falco nella notte , il pianto di una stella.
Qualcosa che riesce ad accendere la vita nelle mie vene stanche, anche solo per un momento.
Un momento a cui, soltanto tu ,sai dare quel personalissimo profumo d’eternità  "

Carolina Turroni

venerdì 18 luglio 2014

Paolo Borsellino

Sono venti anni e non viene fuori niente, cliccare qui >Agenda Rossa

Ordine

Ti prego
se ci sei o se ti suppongo
Dio della gente
qualsivoglia nome
non mi interessa 
non è questo il punto
Soltanto voglio farti una preghiera
Lasciami vivere 
a lungo più che puoi
perché questo regalo che mi hai fatto
è troppo bello e ancora ti ringrazio
ma lenta come sono nelle cose
non ho ancora finito di scartarlo.

da web

La sensazione che provo in questi giorni è impotenza.
Sono cresciuta in mezzo al dolore fisico, dove non esistevano mezzi o medicinali per togliere il tormento del dolore.
L'impotenza che provo è mista a rabbia, quella rabbia che sale fino al cervello e riapre i cassetti socchiusi.
I cassetti della memoria, quelli che ognuno di noi cerca di ripulire ogni tanto. Io non sono una conservatrice, anzi ogni tanto butto via senza pensarci. 
Ma questi cassetti, anche se piano piano perdono per strada la forza del loro contenuto, hanno ancora il profumo di quel momento, meglio dire puzza.
Il dolore si trasforma con gli anni, è vero, ma poi basta la sofferenza di chi ami, di chi hai conosciuto, anche per un breve tratto della vita e tutto viene di nuovo fuori da quei cassetti. 

Proverò a fare ordine e a socchiuderli piano piano uno ad uno ...