venerdì 16 gennaio 2015

Carolina Turroni

Non trovo diseducativo lasciare che un bambino giochi, si sporchi i vestiti, tiri i coriandoli ad agosto, si dipinga i baffi con il carbone, buchi gli scatoloni per farne case o macchine con la fantasia.
E neppure che scopra, sia curioso, rida di gusto.
Non trovo diseducativo che ogni tanto si possa pranzare su uno scoglio, anche in inverno, guardando insieme la linea dell’orizzonte ed immaginando d’essere pirati, o che faccia capriole in un prato, o salti a due piedi dentro i mucchi di foglie e canti a squarciagola senza vergognarsi – come noi adulti – d’essere felice.
Quello che davvero trovo diseducativo è un bambino spinto a primeggiare in ogni situazione, un bambino esibito, frustrato, plasmato ad immagine e somiglianza di ciò che il genitore sognava di essere e non è stato. 
Un bambino non ascoltato, zittito, nutrito di tutto tranne che d’amore, occupato in mille cose pur di non dedicargli tempo, il nostro. 
Questo trovo diseducativo : il non saperlo ascoltare, il non volerlo davvero “ guardare “ per ciò che è, per farlo divenire ciò che potrebbe essere.
Carolina Turroni

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