sabato 8 settembre 2012

BISBIGLI E FIOCCHI


Da qualche ora in cucina c’è un gran bisbiglio.

Ci vuole l’intervento della Fata Mestolina…

“Volete far silenzio? Li sveglierete per dindirindina! Cosa c’è?!”

“Oh insomma” risponde la caffettiera, “io voglio diventare una damina, ho una bellissima gonna a pieghe e un bustino che farebbe girare un battaglione di venti cavalieri e poi, vuoi mettere questo nasino alla francese?”

Dall’altra parte della stanza si alza un vocione basso: “ha ragione, anch’io sono stanco di essere un frigorifero, voglio salire in cielo e nevicare.”

La Fatina non sa più chi ascoltare ed ecco che il servizio di forchettine, salta fuori dal cassetto e con un balzo è sul tavolo “anche noi ci vogliamo trasformare in cavallucci marini” “ed io”, dice la credenza, “voglio tornare nel bosco, sono stufa d’essere solo un contenitore, queste ante scricchiolanti un tempo erano forti tronchi e voglio tornare ad essere un albero!”

A quel punto la Fatina batte forte la sua bacchetta sul tavolo: “ascoltatemi bene, vecchi bizzosi, domani sarà un gran giorno per Nonno Ugo e Nonna Nena e non voglio assolutamente che nulla venga a rattristare un solo momento della loro giornata!”

“Ma…” interviene il frigorifero.

“Niente ma”, risponde stizzita la Fatina Mestolina.

“Vecchio cocciuto di un frigorifero, sei qui da tanti anni e il tuo respiro asmatico, scandisce le ore notturne di Nonna Nena, fai acqua da tutte le parti altro che neve!”

“E voi vezzose forchettine, non riuscite a stare a galla in una tinozza, figuriamoci nel mare, tornate nel cassetto!

Rivolge lo sguardo alla vecchia credenza: “come mai questi rimpianti?”

“Ho paura, Fatina, quando Loro non ci saranno più, mi faranno fare la fine di un vecchio pezzo di legno e sarò solo buono da bruciare.”

“No!” risponde la fatina, “io so già che tu sarai sempre con loro, magari in quella casa che hanno in campagna, così dalla finestra vedrai il bosco che ami tanto!”

“Sei sicura?”

“Si lo sono, li ho sentiti parlare. Smetti di piangere, le tue lacrime di resina colano sui crostini e non sono il massimo della bontà.”

“Veniamo a te vanitosa e presuntuosa di una caffettiera, sei qui con Loro da tanti anni. Ogni mattina si augurano buon giorno davanti al tuo caffè, vuoi privarli di questo piacere?”

Nella foga di parlare batte stizzita la sua bacchetta sul tavolo e il tavolo si lamenta con un semplice “ohi”

“Zitto tu” Lo rimprovera subito la Fatina.

Nel frattempo la caffettiera è diventata tutta rossa e risponde con una vocina sottile, “era solo un desiderio, piccolo piccolo, ma ho già cambiato idea”.

“Bravi! Riposatevi ora!”

Finalmente è tornata la calma. Le luci dell’alba sono lontane, Fatina pensa a domani, alla Loro giornata. Sarà veramente speciale. Un Natale con tutti i figli ed i nipoti.

Nulla dovrà rovinare questa giornata. Sono anziani e tutto quello che Li circonda ricorda loro, la propria giovinezza, i figli, gli scherzi, le gioie e i dolori.

Domani sarà una giornata particolare da ricordare nelle serate successive, quando tutti saranno tornati alle proprie case.

Intanto dalla camera, Nonna Nena si rivolge al suo Ugo:

“Non ti sembra che da un po’ di tempo, di notte, questa casa parli?”

“Dormi Nena, è solo la vecchiaia che fa brutti scherzi.”

“Sarà…”

“Buonanotte.”

“Buonanotte anche a te!”

La Fatina dal suo rifugio, sorride maliziosa.

La sveglia suona, “forza Nena alzati, tra un po’ arrivano i ragazzi!”

“Vado a fare il caffè, non tirare tardi in bagno, voglio farmi bella anch’io!”



…Nena si avvia in cucina… “oh per tutti i chicchi di caffè del mondo chi ha messo un fiocco alla caffettiera?”…

6 commenti:

  1. Sembra una fiaba di Andersen, hai presente quelle in cui di notte parlano i fiori o i giocattoli? Molto carina, col frigo che vuole nevicare e la credenza che rimpiange il bosco .. io sarei la credenza.

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  2. Che atmosfera magica hai aputo creare. Mi pacciono sempre le favole e credo davvero che gli oggetti, tutti, abbiano una loro cosa che, per mancanza di estro, chiamerei anima.
    Un abbraccio.

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  3. Veramente divertente e magica la fiaba! M'è sembrato di vedere un cartone animato di Walt Disney! Brava Cangala!

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