sabato 24 marzo 2012

Il 16 maggio 1973

Una delle tante date
Che non mi dicono più nulla.

Dove sono andata quel giorno,
che cosa ho fatto – non lo so.

Se lì vicino fosse stato commesso un delitto
- non avrei un alibi.

Il sole sfolgorò e si spense
Senza che ci facessi caso.
La terra ruotò
e non ne presi nota.

Mi sarebbe più lieve pensare
Di essere morta per poco,
piuttosto che ammettere di non ricordare nulla
benché sia vissuta senza interruzioni.

Non ero un fantasma, dopotutto,
respiravo, mangiavo,
si sentiva
il rumore dei miei passi,
e le impronte delle mie dita
dovevano restare sulle maniglie.

Lo specchio rifletteva la mia immagine.
Indossavo qualcosa d'un qualche colore.
Certamente più d'uno mi vide,

Forse quel giorno
Trovai una cosa andata perduta.
Forse ne persi una trovata poi.

Ero colma di emozioni e impressioni.
Adesso tutto questo è come
Tanti puntini tra parentesi.

Dove mi ero rintanata,
dove mi ero cacciata –
niente male come scherzetto
perdermi di vista così.

Scuoto la mia memoria –
Forse tra i suoi rami qualcosa
Addormentato da anni
Si leverà con un frullo.

6 commenti:

  1. Che bello saper scrivere delle cose più impensate o che sembrano tali! Che brava è stata Wislawa! E tu dolce pittrice come stai?
    a quando una mostra?
    Baci da Lili.

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    1. Io sto bene dolce poetessa. I quadri rivedranno un po' di popolarità verso Maggio. Un bacio.

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  2. un sorriso...spero che il commento ti giunga, nell'altro tuo post... credo sia scomparso.

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    1. E' arrivato, mi fa piacere che ti fai coccolare.

      Un sorriso anche a te!

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  3. Un grosso abbraccio pasquale e cioccolatoso.
    Ciao Pittrice.

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  4. Anche se in ritardo, ma io sono sempre in ritardo, ti giunga un abbraccio affettuoso. Però ti garantisco che agli appuntamenti sono puntualissima.

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