Questa festa non mi dice niente ma la parola scherzetto mi riporta indietro di tanti anni ...
Memorabile, almeno per me, fu quello che escogitò un'amica a sua nonna.
La birbante ci radunò tutte in casa sua per una merenda, la fece chiamare da un compagno di classe che si spacciò per un incaricato dell'acquedotto.
"Signora, stiamo avvertendo tutti, che da stasera alle 18, leviamo l'acqua e prevediamo di riallacciarla domani nel primo pomeriggio.
Dato che la lista è lunga, può farmi il piacere di avvertire i suoi vicini?"
Nonna P. era rinomata per la buona volontà e per la correttezza, rispose subito: certamente ci penso io. E corse subito ad avvertire tutti.
Era un edificio dove non esisteva l'ascensore, tutte le porte aperte, tutti avvicendati a darsi una mano, e noi giù a ridere con la nonna che scuoteva la testa, dicendoci: almeno dateci una mano ...
Il passaparola fu veloce e cominciarono a riempire, secchi, bottiglie, catini, chi si imprestava taniche, chi si organizzava a farsi il bagno prima delle 18, chi avvisava i figli, non si sa mai.
Per le scale, piano piano tornava il silenzio e gli ultimi commenti ...speriamo che la torni presto, domani è venerdi, i' mi Guido è tutto i' giorno in carrozzeria. I' tu' Guido? E i' mi' Renzino, che da domani entra in Pignone, chissà come torna con quella tuta e giù a commentare.
E noi giù a ridere ... perchè lo scherzo non era finito.
Altra telefonata: "Signora, mi scusi, ho parlato con lei due ore fa? Sono dell'acquedotto.
E la nonna, si. Ma lei è al numero civico 5 o 7?
E la nonna e sono a 'i 5."
E l'incaricato: "signora ho fatto un errore, dovevo chiamare un inquilino del n. 7 e ho sbagliato a prendere la scheda."
E la nonna: oh mammina mia, e ora chi gniene dice a tutto il palazzo?
O icchè ci se ne fa di tutta questa acqua? Ma la stia attento la prossima vorta, prima di tenefonare?
Noi eravamo sganasciate.
Vediamo ancora la nonna, a sedere sulla seggiolina accanto a i' telefono, che dondola la testa asciugandosi la sudorina con i' grembiale; o icchè ridete grullerelle. E gli'è grave!
Ah mi dispiace, ma io e un rifò i' giro, e mi pigliano pe' grulla ... e vorrà dire che si innaffierà le piante fino a Natale ...
Il giorno dopo, tutti commentavano, che l'acqua non era stata levata ... e la nonna zitta ...
La mia amica non ha avuto il coraggio di rivelarle lo scherzo … ma vicino alle nozze decise che doveva assolutamente “confessarsi”.
Ci ha chiamato, dicendoci, io continuo a non avere il coraggio, mi aiutate?
Beh quel pomeriggio quattro giovani donne, confessarono lo scherzo a quella nonna, che lì per lì rimase di stucco, poi cominciò a ridere ma a ridere ... e cominciò a tossire dal gran ridere, e noi di rimando: oh nonna che vuoi un bicchier d'acqua???
'Sti toscanacci... ma che ridere!
RispondiEliminaPovera nonna, meno male che era fiorentina anche lei.
baci
Sarina erano tempi in cui le case popolari erano ancora piene di persone che avevano vissuto veramente ...
EliminaDa tanto non mi facevo una risata così:)))
RispondiEliminaBuona domenica!
Lara
Mi fa proprio piacere, buona domenica a te!
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaChe bella storia.
RispondiEliminaLa vedo la nonna che si sente mortificata
per la troppa solerzia e voi birbanti...
Belli i ricordi.
Ciao
Loretta
Leggo solo ora ... Grazie Loretta.
Elimina